Il regalo di matrimonio per Jeff Bezos? Lo hanno portato a Venezia attivisti di Greenpeace Italia e del gruppo d’azione britannico Everyone Hates Elon, che insieme hanno srotolato in Piazza San Marco uno striscione gigante di 400 metri quadrati con la scritta: “If you can rent Venice for your wedding, you can pay more tax” (“Se puoi affittare Venezia per il tuo matrimonio, allora puoi pagare più tasse”).

I super ricchi come Bezos, fondatore di Amazon e considerato da Forbes il terzo magnate più ricco del mondo con un patrimonio stimato di 215 miliardi di dollari, stanno portando il pianeta al collasso.

Da una parte l’arroganza di pochi miliardari che hanno stili di vita devastanti per il pianeta, dall’altra tutte le persone che subiscono quotidianamente i danni della crisi ambientale: un Sistema come questo non garantisce giustizia a nessuno.

Attivisti di Greenpeace Italia e del gruppo d’azione britannico Everyone Hates Elon hanno protestato contro un modello economico e sociale che ci sta conducendo al collasso. Tassare i super ricchi come Bezos – insieme alle industrie fossili e a quelle della difesa – è un passo doveroso per assicurare giustizia sociale e climatica alle persone che ogni giorno lottano, mentre i miliardari Come Jeff Bezos possono permettersi di chiudere mezza città per giorni e giorni, solo per celebrare il proprio matrimonio.

Tassare i miliardari potrebbe finanziare la transizione energetica e colmare le diseguaglianze

Se i super ricchi fossero tassati insieme alle industrie del fossile e al comparto della difesa non solo sarebbe possibile accelerare la giusta transizione verso forme di energia pulita, ma anche contribuire a finanziare un sistema di welfare. Le persone non possono e non devono pagare per le gravi conseguenze causate dai privilegi di pochi!

A tal fine, Greenpeace rivendica regole fiscali vincolanti a livello mondiale che comportano altresì prescrizioni più rigorose in materia di trasparenza dell’assetto proprietario e norme ambientali vincolanti per beni di lusso come i mega yacht. 

Allorquando i super ricchi si sottraggono al finanziamento della comunità non solo la privano di importanti risorse ma mettono a repentaglio anche la coesione sociale e la capacità di fare fronte alla crisi climatica e all’emergenza sociale.

La convenzione fiscale dell’ONU potrebbe fungere da leva essenziale per una maggiore giustizia tributaria ponendo fine alle scappatoie fiscali e creando regole uniformi. Si tratta di impedire che persone ultraricche come Bezos e le multinazionali si sottraggano alle loro responsabilità a danno della società e dell’ambiente. Essa è sostenuta da numerosi Stati, soprattutto del Sud globale, e da duecento organizzazioni della società civile, tra cui Greenpeace.